A mio fratello Italo…..
La scelta di dare vita alla pubblicazione, purtroppo postuma, di un catalogo contenente l’intera opera di Italo Picini è un atto di doveroso omaggio alla memoria di un artista che ha vissuto l’esperienza artistica con ispirazione totalmente estranea a logiche autocelebrative e commerciali.
Pertanto, questo volume, che sottopone alla valutazione del grande pubblico una feconda attività pittorica, dispiegatasi nel corso dei decenni, in qualche modo compensa e ripaga lo stile schivo ed appartato, talvolta caratterizzato da qualche asperità caratteriale, di Italo Picini.
Da fratello, ho il piacere di affermare che Italo è stato sempre l’orgoglio della mia famiglia, sin da quando, giovanissimo allievo del Regio Istituto d’Arte di Sulmona, conseguiva significativi premi ed attestati, anche in campo nazionale.
Sono stato sempre persuaso che solo la precisa scelta di professare una sublime concezione del messaggio artistico, aliena da compromissioni e contaminazioni, abbia precluso ad Italo Picini la conquista di ben più remunerativi riconoscimenti.
Per queste ragioni, ho ritenuto sommamente giusto che ad Italo fosse tributato, a due anni dalla sua dipartita, oltre ad un pensiero commosso, un doveroso omaggio, quel legittimo riconoscimento al quale, con ogni probabilità, se avesse potuto, si sarebbe ancora una volta sottratto.
Il valore assoluto dell’opera di Italo Picini e del volume che la analizza e contempla nella sua interezza postulano i necessari ringraziamenti ai tanti che, a vario titolo, hanno reso possibile il conseguimento di questo importante risultato.
In primis, un ringraziamento affettuoso a mia moglie Lucia, che in tanti anni di sodalizio familiare, costruito sull’affetto reciproco e su valori saldi ed incancellabili, con le sue amorevoli cure ed attenzioni, mi ha dato la forza, ad un’età veneranda, di perseguire l’obiettivo di rendere i giusti onori a mio fratello Italo.
Un ringraziamento tutt’altro che formale e di circostanza, al Prof. Cosimo Savastano, critico di valore e studioso dei grandi pittori della nostra terra, che, con competenza assoluta, non disgiunta da ammirazione per l’artista e sincero affetto per l’uomo, ha ricostruito con esattezza e rigore il lungo e fecondo percorso artistico di mio fratello.
Ringrazio Domenico Verdone, editore sagace ed intelligente, per la gentilezza e signorilità con le quali si è correlato al ponderoso lavoro da mandare alla stampa, non lesinando impegno e pazienza e assecondando ogni richiesta del committente. Il risultato, assolutamente pregevole, rende onore al suo impegno.
Un affettuoso ringraziamento, per la collaborazione artistica e i preziosi suggerimenti, a mia nipote Nadia Lolletti, pittrice ed esponente di quell’autentica fucina di artisti locali formatasi nell’Istituto d’Arte di Sulmona, che mio fratello diresse per molti anni, con risultati decisamente lusinghieri.
Grazie al fotografo Salvatore Mancini, che, con puntualità e professionalità, ha provveduto alla riproduzione fotografica delle opere di Italo Picini e al giovane Ivan Lancia, per la necessaria collaborazione logistica e per il notevole impegno fisico profuso.
In ultimo, ma non in ordine di importanza, esprimo gratitudine a mio figlio Marco, che, in questi due anni, con notevole abnegazione ed encomiabile dedizione, ha prodotto un impegno alacre per conservare, attraverso la promozione del suo prodotto artistico, la memoria di mio fratello, rendendosi determinante per la realizzazione di un’opera che consegna alla opinione collettiva e alle nuove generazioni il grande messaggio artistico di Italo Picini e gli incommensurabili valori che l’artista seppe professare sia nell’opera pittorica che nell’esperienza umana.
Novembre 2018 Cesare Picini